Il diritto della previdenza sociale è l’insieme delle regole che tutelano lavoratori e cittadini da eventi quali invalidità, malattia, disoccupazione e vecchiaia. Esso regola i sistemi pensionistici pubblici e privati, garantendo continuità di sostegno economico e sicurezza sociale.
Il lavoratore, pubblico o privato, autonomo o dipendente, per tutto il periodo della propria vita lavorativa è coperto da una serie di tutele e garanzie assicurative. Nel caso dei lavoratori dipendenti, tali obblighi sono assolti dal datore di lavoro, tenuto a effettuare i versamenti previdenziali all’INPS. Per i lavoratori autonomi, invece, gli obblighi contributivi sono in capo agli stessi lavoratori.
La contribuzione previdenziale assicura il lavoratore contro gli eventi che possono renderlo non idoneo allo svolgimento dell’attività lavorativa. Può essere considerata una sorta di premio assicurativo che si versa per garantirsi una copertura in caso di malattia, maternità, disoccupazione o pensione.
Anche questo ambito rappresenta un diritto fondamentale tutelato dalla Costituzione, che riconosce ai lavoratori il diritto di disporre di mezzi adeguati alle proprie esigenze di vita in caso di invalidità, vecchiaia o disoccupazione involontaria. Allo stesso modo, riconosce a tutti i cittadini inabili al lavoro e sprovvisti dei mezzi necessari per vivere, il diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.
Quando si verificano squilibri o il datore di lavoro non adempie ai propri obblighi, oppure quando è necessario verificare la corretta applicazione della normativa previdenziale in azienda, è fondamentale rivolgersi a un professionista esperto in materia previdenziale. Un consulente specializzato può guidare l’azienda o il lavoratore nell’applicazione corretta delle disposizioni di legge, evitando sanzioni e assicurando il pieno riconoscimento dei diritti previdenziali.


